Le fotografie da “bordo campo”
Non ci sono solo gli sposi !
Ci sono alcuni fotografi di matrimonio che sentono la necessità di includere la sposa o lo sposo in ogni immagine ; a mio parere, però quelle foto spesso trasmettono solo una parte del racconto della giornata.
Ci sono, infatti, tante piccole storie e momenti unici che costituiscono un “contorno” rispetto all’evento principale ma, proprio per questo, sono una parte essenziale del racconto. Le potremmo chiamare “riprese da bordo campo,” e sono diversissime dalle situazioni normali: ampliano ed approfondiscono la narrazione di un giorno speciale, e sono una parte essenziale del mio lavoro. Quando colgo questi scatti “da bordo campo” ho la certezza che i clienti mi ringrazieranno vedendoli e si stupiranno, dato che, molto spesso, si tratta di foto di persone, eventi e momenti che la sposa e lo sposo non riescono a vedere e vivere durante la cerimonia che hanno progettato ed organizzato. Andrebbero persi, per loro. Nel mio lavoro, quindi, questo è davvero un ottimo modo per condividere con loro tutte le emozioni di una giornata così speciale.
La sposa e lo sposo sono indubbiamente al centro dei miei scatti il giorno del matrimonio, ma non sono certo l’intera storia. La giornata è fatta anche dagli amici e dai parenti che sono stati invitati a condividere la gioia ed a stare insieme ai propri cari, ed anche a fare festa.
Il mio reportage di matrimonio copre l’intero evento. Per così dire, realizzo sempre i ritratti o gli scatti “classici”, ma so che questo non mi basta a raccontare la storia di quel giorno. Allora, accano alla ripresa della scena principale, si iniziano a cercare gli “attimi”, tutte quelle situazioni, anche comuni, che hanno luogo “accanto” all’evento in primo piano. Mi guardo intorno e inizio la ricerca di una bella luce, di un dettaglio, di un sguardo, di un gesto .
Un bimbo che si era sdraiato sulla panca della chiesa, durante la cerimonia, e faceva capolino dalla gonna della mamma, osservandomi incuriosito diventa il soggetto di uno scatto che colpisce l’occhio dell’osservatore. La cerimonia era in corso, e la gente faceva altro intorno a lui. Questo per dire che, la foto non ha bisogno di tempi speciali o di pose, ma è più una scelta di situazioni, di attimi che io colgo inaspettatamente . La cerimonia resta lì, sullo sfondo, un po’ fuori fuoco: l’attenzione è sul bambino. Un attimo che gli sposi (e molti invitati insieme a loro) avrebbero sicuramente perso.
©Mirko Treglia
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